Stage di Scuola LiberTao col Maestro Dante Basili
Ba Gang Shi Er Rou Fa: letteralmente gli otto metodi duri e i dodici metodi morbidi.
Gang significa “duro”, inflessibile, determinato. È la parte Yang della metodologia dello stile Tanglang Quan (pugilato della mantide religiosa). Con queste tecniche si attacca e contrattacca l’avversario con decisione e irruenza, con l’obiettivo di terminare lo scontro nel più breve tempo possibile.
Non si tratta comunque di un modo grezzo di utilizzare la tecnica. Al contrario, gli otto duri richiedono una sofisticata coordinazione della parte alta e della parte bassa del corpo.
Alcuni di questi concetti sono talmente importanti per lo stile che vi sono state dedicate intere Taolu, come nel caso di Lan Jiie (“dividere il corpo”).
Rou significa “morbido”, cedevole, flessibile, ed è anche lo stesso carattere che nella lingua giapponese si legge “ju”, che troviamo in judo, ju jitsu o go ju. Entriamo qui nella parte Yin della faccenda. Nel metodo morbido, Nian, si impara ad ascoltare le reazioni dell’avversario rubando la sua stessa forza. Il famoso Maestro di Tanglang quan Brandan Lai amava dire che i colpi portati con forza grezza sono come un proiettile di cannone, una volta partiti non possono cambiare direzione. I colpi portati con la forza che ascolta Nian sono invece come i moderni missili “intelligenti” che seguono il bersaglio nei suoi spostamenti.
Le tecniche dure e quelle morbide sono tra loro complementari come lo yin e lo yang, non si tratta di ciò che è meglio o peggio, bensì di ciò che è preferibile in determinate circostanze.
A titolo di esempio, se l’avversario è meno forte di noi, tanto vale preservare la nostra energia terminando lo scontro con il metodo duro, se invece è più forte conviene trovarne i punti deboli con il metodo morbido e l’ascolto. Oppure, non conoscendo l’avversario, si può prima studiarlo con il metodo morbido poi finirlo con il metodo duro.
Il nostro stage sarà un’importante occasione di pratica di questo straordinario stile del gong fu cinese, tra i più rinomati al mondo per efficacia, ferocia, concretezza nel combattimento e nella difesa personale, ma anche molto bello nelle movenze.
La bellezza del gesto nutre e risveglia lo spirito del praticante, che si trova dunque a vivere un’esperienza poetica in movimento. Poesia scritta col corpo, i cui versi sono intrisi di simboli e metafore che stanno allo spirito come l’utensile sta alla mano.
Per praticanti di altri stili, arti marziali tradizionali e sport da combattimento moderni, si tratta di un’ occasione unica per approcciarsi a un modo sofisticato e di sicura efficacia nell’uso del corpo i cui princìpi possono essere integrati nel proprio background.
Il Maestro Dante Basili ha una meritata fama che travalica i confini nazionali, siamo felici come Scuola LiberTao di averlo come punto di riferimento anche al di là dello studio e pratica della tecnica, per il valore dello spirito che trasmette.
Praticare tra boschi e doline di un gioello naturale come il parco Carnè di Brisighella è infine un valore aggiunto che funge da moltiplicatore per gli effetti delle nostre pratiche.
Vi aspettiamo, le adesioni vanno date entro il 30 aprile 2024.
Davide Milazzo, shifu di Scuola LiberTao Arti Del Corpo per Spiriti Liberi
Materiale didattico di riferimento per questo articolo: dispensa del corso di formazione istruttori “Tang Lang Quan”, Boxe della Mantide Religiosa, a cura dei Maestri Dante Basili e Stefano Danesi.
Dante Basili in azione con la Taolu Lan Jiie