Lo squat, un grande esercizio per la salute dell’uomo moderno

E’ uno dei migliori esercizi per il ripristino dell’ elasticità delle anche, che spesso soffrono per il troppo tempo trascorso sulla sedia dall’ uomo moderno.

Nella variante accosciata (vedi foto) abbiamo inoltre una forte attivazione, in risalita, del grande gluteo, muscolo importantissimo per la salute in quanto stabilizzatore della postura.

Nell’arte marziale inoltre il gluteo fa la sua parte, insieme al bicipite femorale che lo precede, nella trasmissione della forza elastica dai piedi alle mani: un gluteo lasso, o iperteso, interrompe questa importante linea di forza. Lo squat è sicuramente tra i migliori esercizi per vitalizzare questo vero e proprio “muscolo della salute” che è il sedere, spesso considerato solo dal punto di vista estetico, anzichè funzionale, dall’indstria del fittness.

Se lo squat è eseguito con le cosce parallele al suolo si ha invece una maggiore attivazione del quadricipite femorale.

Vi sono alcuni principi da rispettare nell’ esecuzione: mentre il sacro affonda verso terra va mantenuta l’ estensione al cielo del capo, l’ apertura del petto, la connessione delle scapole e l’ attivazione del core, che gestisce transizioni e tenuta.

Le ginocchia sono del tutto lasciate a riposo grazie all’ espansione verso l’ esterno: niente peso in avanti!

Questi accorgimenti tecnici permettono di non perdere la connessione interna della struttura, e di agire di conseguenza col minimo sforzo.

Il respiro precede e accompagna il movimento.

Risalire con un movimento “a onda” permette di farlo in modo centrato, senza sbilanciarsi in avanti con la testa, che sarebbe penalizzante in caso di sollevamento di un peso (o nella lotta a terra).

La variante detta “muraglia cinese” consiste nell’ esecuzione dello squat rivolti ad una parete, con i piedi il più vicino possibile ad essa: un modo efficace di testare il grado di flessibilità delle anche conseguito.

Nel kungfu tradizionale abbiamo la postura mabu (cavaliere), che è un parente “alto” dello squat nel senso che ne incorpora tutti i princìpi, ma le cosce vanno tenute parallele al suolo e il sedere non affonda oltre la linea delle cosce, mentre la distanza tra i piedi è molto più larga dello squat per garantire un’energia che si espande lateralmente per colpire, proiettare o calciare.

Storicamente questa postura è legata alle culture di tipo agricolo, permette infatti di eseguire diverse operazioni a terra come seminare, raccogliere…ma anche fare un massaggio, partorire o espletare altri bisogni corporali.

Nei paesi asiatici è conosciuta come posizione di riposo, che permette di scaricare la colonna vertebrale dalle sollecitazioni gravitazionali.

In Russia è anche un simbolo di appartenenza adottato dalle gang di strada, una posa adottata dalle contro-culture giovanili.

Squattare ogni volta che si può è un toccasana per l’uomo troppo seduto della civiltà moderna: libera le anche, rende forti gambe e glutei, permette di assaporare una maggiore vicinanza alla Terra, di avvicinarsi ad essa con umiltà, raccoglimento e rispetto.

Per chi interessato ad approfondire il tema del Corpo Funzionale, basato sulla riacquisizione-ottimizzazione di patterns motori sacrificati dallo stile di vita attuale, Scuola LiberTao organizza un ciclo di seminari a Bologna con Riccardo Bonati, esperto di Systema (arte marziale russa).

Il primo incontro sarà il 13 novembre 2022, i successivi il 4/12 e 22/1.

Gli stages sono aperti a praticanti di qualsiasi disciplina: i princìpi che permettono di ottimizzare l’uso del corpo in base al “minimo sforzo”, all’uso del centro, all’armonia movimento-respiro, sono trasversali e univerali.

Cercare i punti di contatto tra le tradizioni orientali e l’anatomia funzionale occidentale è una grande scommessa, e un’opportunità evolutiva per chiunque voglia migliorare la salute, la qualità del movimento, la consapevolezza interiore.

Tutto è Uno, così in alto, così in basso: “l’interno genera l’esterno, l’esterno nutre e protegge l’interno”.

Davide Milazzo, maestro di Scuola LiberTao


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